La supervisione istituzionale è l’intervento ottimale per affrontare il disagio dei gruppi di lavoro. Gli incontri di supervisione istituzionale (in genere a cadenza mensile e rivolti a tutti gli operatori di un’azienda, istituzione, servizio) si configura come uno spazio di discussione e di analisi delle dinamiche di gruppo, di sostegno e di promozione delle attività del gruppo di lavoro.
Sul piano organizzativo infatti si procede ad analizzare la mission dell’azienda e le difficoltà a portarla avanti, tenendo conto delle emozioni in quanto risorsa e ostacolo alla realizzazione del compito.
La costruzione di uno spazio di supervisione di gruppo nella propria istituzione, o azienda, ha diverse finalità: utilizzare il gruppo come strumento per promuovere il pensiero, la circolazione delle emozioni, la creatività e la prosecuzione della mission aziendale e istituzionale; riflettere ed eliminare le cause del disagio lavorativo attraverso il confronto paritario e la condivisione dell’esperienza in uno spazio neutro. La supervisione istituzionale e la discussione dei casi rappresentano una possibilità attiva e partecipata di formazione e aggiornamento continuo, da affiancare agli altri momenti di formazione più tradizionali quali corsi, seminari e convegni.
Obiettivi della supervisione dei casi clinici in gruppo sono: l’aggiornamento professionale, il supporto agli operatori nell'attività clinica, la promozione dello scambio e della comunicazione di informazioni e emozioni con i colleghi, l’elaborazione emotiva dell’esperienza, la strutturazione di modalità di intervento più pensate e condivise.
Gli incontri, partendo dalla discussione del materiale clinico, permettono di approfondire caratteristiche diagnostiche, fenomenologia, diagnosi differenziale, progettazione e conduzione di un intervento di cura.
I partecipanti presenteranno i loro casi clinici che promuoveranno l'apprendimento dall'esperienza.
Durante la discussione dei casi viene analizzato il materiale raccolto negli incontri con l’utente, prendendo in esame le problematiche e i bisogni connessi al caso presentato e le modalità, anche tecniche, con cui affrontarle. Modello di riferimento è quello del gruppo con un compito.
L’associazione si propone di ideare, stilare e, a seconda delle esigenze, di realizzare progetti sociali per Istituti scolastici, enti, aziende e servizi del terzo settore che ne facciano richiesta.
Un progetto consiste in una serie di attività aventi un chiaro obiettivo generale da raggiungere entro un periodo temporale limitato e con un budget definito. La prima fase della progettazione consiste nell’ideazione del progetto, che presuppone innanzitutto un’analisi preliminare del problema e dei bisogni del contesto in cui si interviene, degli obiettivi, dei partner, della tipologia di attività e dei risultati attesi. Segue la pianificazione, nella quale vengono definiti il piano dettagliato delle attività, le risorse professionali, i mezzi necessari, lo sviluppo temporale del progetto e il budget economico-finanziario. Si arriva alla realizzazione del progetto in cui vengono realizzate le attività pianificate, rispettando i vincoli temporali e svolgendo attività di monitoraggio e valutazione in itinere. Infine viene svolta una valutazione retrospettiva del progetto e dei risultati conseguiti.